Lettera aperta dei donatori alla ministra Lorenzin
In questi giorni ha suscitato diverse reazioni il messaggio inviato da Beatrice Lorenzin in occasione della Giornata Mondiale dell’Emofilia. Noi di Buonsangue abbiamo registrato ogni passaggio, dalle parole della ministra alle reazioni dell’universo sangue.
Oggi riceviamo una lettera aperta dei donatori alla Lorenzin che ribadisce la sicurezza di plasma e sangue raccolti in Italia, l’assenza di casi negativi nel paese negli ultimi 10 anni, il lavoro delle associazioni nel promulgare la cultura del dono e il corretto stile di vita dei donatori.
Inoltre, la lettera firmata da Vincenzo Saturni (Presidente AVIS Nazionale), Aldo Ozino Caligaris (Presidente Nazionale FIDAS) e Sergio Ballestracci (Presidente Nazionale FRATRES), chiede un “incontro urgente” alla ministra per una rappresentazione adeguata e condivisa del Sistema Trasfusionale e delle sue eccellenze.
Ecco il testo integrale della lettera. Per conoscere nei dettagli il messaggio della ministra e le reazioni del mondo trasfusionale e non solo, è possibile approfondire qui, qui e qui.
Sangue e plasma sicuro:
lettera aperta dei donatori alla Ministra Lorenzin
“In questi giorni si è molto parlato di trasfusioni e di farmaci plasmaderivati. Giova forse ripetere che la sentenza di risarcimento rispetto a chi aveva contratto infezioni tramite trasfusioni si riferisce a episodi di oltre 20 anni fa. Siamo lieti che questa vicenda sia giunta a conclusione e altrettanto lieti che il quadro oggi sia radicalmente diverso. E questo non dipende dalla fortuna, ma dall’impegno di tutti gli attori del sistema trasfusionale, anche dei volontari che noi rappresentiamo.
Siamo, inoltre, certi che la Ministra Lorenzin non volesse offendere nessuno nella sua lettera in occasione della XIII giornata dell’emofilia, né tantomeno il milione e 700 mila donatori di sangue del nostro Paese che compiono un importante gesto di solidarietà e di impegno civile.
Peraltro proprio il ministero della Sanità ha lanciato il pittogramma per il plasma, quell’etichetta che ha la finalità di sostenere i valori su cui si fondano il Sistema trasfusionale italiano e la cultura del dono. Il pittogramma, che per esempio è già operativo in Regione Toscana, si trova su tutti i plasmaderivati lavorati a partire dal plasma di donatori volontari, non remunerati e consapevoli. Sono loro, infatti, la prima garanzia di qualità e sicurezza del sistema.
Sicurezza e qualità, dunque: non è un caso, infatti, se da oltre 10 anni non si verificano nel nostro paese trasmissioni di malattie tramite trasfusioni di sangue.
Siamo sempre consapevoli che il fine ultimo della nostra azione come volontari e donatori di sangue sia il malato. Chiediamo pertanto un incontro urgente alla signora Ministro per poterle rappresentare in modo puntuale il nostro ruolo in un Sistema Trasfusionale, come quello italiano, che rappresenta un‘eccellenza.”
Vincenzo Saturni,
Presidente AVIS Nazionale
Aldo Ozino Caligaris
Presidente Nazionale FIDAS
Sergio Ballestracci
Presidente Nazionale FRATRES