FOGLIO INFORMATIVO PER I DONATORI DI SANGUE.
FOGLIO INFORMATIVO PER I DONATORI DI SANGUE.
RISCHI PER IL DONATORE
La donazione di sangue consiste in una punzione venosa alla piega del gomito che permette di prelevare mediamente 450 ml di sangue in circa 12 minuti. La donazione è in genere ben sopportata da una persona in buona salute. Le vostre risposte al questionario medico, il controllo della pressione arteriosa, il dosaggio di emoglobina, ci permettono di evitare di donare il sangue qualora esistesse una situazione tale da rappresentare un pericolo prevedibile per la salute. Ciononostante, malgrado tutte le precauzioni prese alcuni inconvenienti indesiderabili non possono essere esclusi:
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Calo della pressione arteriosa all’origine di un malessere
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Manifestazioni locali a livello della zona di punzione (ematoma o lesioni di un nervo sottostante).
La maggior parte di questi inconvenienti è di scarsa gravità e di durata molto corta, tuttavia delle complicazioni eccezionali (ad esempio una riduzione della mobilità del braccio) non possono essere totalmente escluse. Il Centro trasfusionale le darà tutte le precisazioni utili sul modo di evitarle e eventualmente trattarle.
MISURE PRECAUZIONALI TENDENTI A RIDURRE IL RISCHIO PER IL RICEVENTE
Esiste un rischio quando degli agenti infettivi presenti nel suo sangue possono essere trasmessi ad un paziente anche se non è o non si sente ammalato. È sulla base delle sue risposte al questionario medico che cerchiamo di valutare questo rischio.
Esistono delle direttive legislative chiare che permettono di escludere il donatore in maniera permanente o temporanea alla donazione di sangue.
Le principali situazioni a rischio che non permettono la donazione in via definitiva
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Test positivo per i marcatori dell’AIDS (HIV), Dell’epatite C, dell’epatite B (evolutiva), e dell’agente della sifilide.
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Rapporti sessuali a rischio.
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Iniezioni di droghe attualmente o nel passato.
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Patologie neoplastiche maligne.
Le principali situazioni che non permettono la donazione in via temporanea
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Soggiorno nel corso degli ultimi sei mesi in una regione dove è presente la malaria in assenza di qualsiasi problema di salute (in caso di malattia con febbre segnalarlo al medico trasfusionista, in quanto in questo caso la sospensione è maggiore.
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Cambiamento del partner sessuale nel corso degli ultimi sei mesi.
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Rapporti sessuali con numerosi partner nel corso dell’ultimo anno.
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Gonorrea o altre malattie veneree nel corso degli ultimi 12 mesi.
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Soggiorno nel corso degli ultimi quattro mesi in assenza di febbre in un paese estero (consultare il trasfusionista per il periodo di eventuali sospensioni).
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Soggiorno nel corso degli ultimi 5 anni per almeno sei mesi in un paese fortemente colpito da un’epidemia di AIDS.
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Rapporti sessuali nel corso degli ultimi 12 mesi con partner esposti ad una delle situazioni a rischio menzionate nei punti da 1 a 3 e da A a F.
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Rapporti sessuali nel corso degli ultimi 12 mesi con partner che hanno ricevuto delle trasfusioni di sangue o dei prodotti di sangue derivati nel corso degli ultimi 5 anni in paesi la cui popolazione è fortemente colpita dall’epidemia di AIDS.